Fabio Petani nasce nell’estate del 1987 a Pinerolo. Dopo la maturità scientifica si laurea in Beni Culturali presso la Facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università di Torino, con una tesi intitolata “Arte Urbana e la cultura di strada dalle origini ai giorni nostri”. Questa ricerca lo avvicina ancor più strettamente al panorama artistico torinese e ben presto inizia a collaborare con “Street Art Tourino”, con lo scopo di far conoscer i retroscena e le particolarità delle murate più importanti della città. Poco dopo entra a far parte dell’associazione Il Cerchio e le Gocce.
Conta diverse collaborazioni artistiche con realtà torinesi, dal 2014 fa parte del team di StreetAlps, un festival di arte urbana che prende forma nelle valli pinerolesi, e dal 2015 del gruppo di MurArte Torino.
Nei suoi lavori è presente un’armonia di linee, forme e volumi che si integrano fra loro con colori tenui miscelati ad elementi di rottura. La ricerca analizza l’aspetto chimico e molecolare degli oggetti da cui nasce un lungo lavoro di ricostruzione degli elementi della tavola periodica. Ogni elemento chimico, come ogni pianta, ha in qualche modo una connessione con l’ambiente, lo spazio o il contesto dove il murale viene realizzato. L’importanza del legame fra opere e contesto viene ripresa anche nei lavori su legno, carta o altri supporti alternativi nei quali Petani cerca di lasciarsi trasportare dalla materia al fine di terminare la tavola periodica con un gruppo di opere che raccontino un’alchimia tra arte e natura attraverso la chimica.
Fabio Petani ha collaborato con INWARD per il Parco dei Murales con l’opera “‘O sciore cchiù felice” realizzata in partnership con Linvea e grazie alla collaborazione del Real Orto botanico di Napoli – Università degli Studi di Napoli “Federico II”; per l’opera “Acido Solforico” realizzata nella stazione Circumvesuviana di Dazio per conto di EAV – Ente Autonomo Volturno.